BENVENUTO

I libri, loro non ti abbandonano mai. Tu sicuramente li abbandoni di tanto in tanto, i libri, magari li tradisci anche, loro invece non ti voltano mai le spalle: nel più completo silenzio e con immensa umiltà, loro ti aspettano sullo scaffale. AMOS OZ

sabato 25 giugno 2016

Ecco i turisti!

Sono arrivati, sì. A giugno ci sono famiglie o gruppi di anziani dell'entroterra veneto o lombardo che si godono l'estate e che parlano in dialetto e cercano romanzi d'amore...

E tanti altri, qui da noi, "si fanno la stagione" che è altro non è che un modo di dire: si lavora fino ad agosto (o settembre) per guadagnare qualcosa e togliersi qualche sfizio; li vedi stravolti: animatori nei villaggi, bagnini con le loro magliette o cannottiere rose svolazzanti e orda di baby sitter...

Qui in libreria sono arrivati i turisti, quelli che in ciabatte o infradito, strascicando un po' il passo e, stancamente e viziosamente, trascinano anche le loro idee. Scelgono il libro, hanno tempo. Tanto sono in vacanza. Poi ci sono quelli che vengono la sera: paonazzi, rossi da sole e mi fanno un po' sorridere.


Il mare è davvero bello a giugno: pulito, limpido e fresco!


E in libreria? Ci sono tantissime promozioni:
Feltrinelli: due libri a 9,90
Tea - "Tandem": due libri a 15
Mondadori - "Bravo": due libri a 15 euro
E poi tanti libri a 3,90 o 4,90 o 5,90.
Oppure teli, sacche  e borse di stoffa in regalo con l'acquisto di due libri!

giovedì 16 giugno 2016

Finalisti Premio Strega 2016


 
 La scuola cattolica (Rizzoli) di Edoardo Albinati con voti 202 un capitolo del libro


Adolescenza, sesso, religione e violenza; il denaro, l’amicizia, la vendetta; professori mitici, preti, teppisti, piccoli geni e psicopatici, fanciulle enigmatiche e terroristi


  L’uomo del futuro (Mondadori) di Eraldo Affinati con voti 160 Interessante questo articolo sul corriere  

 A quasi cinquant'anni dalla sua scomparsa don Lorenzo Milani, prete degli ultimi e straordinario italiano, tante volte rievocato ma spesso frainteso, non smette di interrogarci. Eraldo Affinati ne ha raccolto la sfida esistenziale, ancora aperta e drammaticamente incompiuta, ripercorrendo le strade della sua avventura breve e fulminante: Firenze, dove nacque da una ricca e colta famiglia con madre di origine ebraica, frequentò il seminario e morì fra le braccia dei suoi scolari. (tratto da ibs)



 Se avessero (Garzanti) di Vittorio Sermonti con voti 156 dal sito della Garzanti


Opera ultima” è il sottotitolo del volume “Se avessero” (Garzanti 2016),
 il romanzo autobiografico di Vittorio Sermonti, scrittore, traduttore, regista televisivo e di teatro, attore, giornalista, dantista e docente all’Accademia nazionale d’arte drammatica, nato a Roma il 26 settembre 1929.
“Non contiamo niente, perché ognuno conta purtroppo tutto” è la significativa frase di un libro coraggioso e autentico, dedicato “A L e V”, che la casa editrice Garzanti candida al Premio Strega 2016, presentato da Serena Vitale e Franco Marcoaldi.
“Se avessero sparato a mio fratello, che dire? e nel caso, perché tentare di dirlo? Mi riservo di rispondere quando mi verrà fatto se mai dovesse venirmi fatto”. (tratto da http://www.sololibri.net)



Il cinghiale che uccise Liberty Valance (minimum fax) di Giordano Meacci con voti 138 dal blog

<<Con il "cinghialese" Meacci fa un capolavoro. Costruisce una lingua secondo il modello delle Cosmicomiche di Calvino.>> Luca Serianni
<<La scrittura di Giordano Meacci non somiglia a quella di nessun altro. Questo libro è potente: Meacci ti porta nell'immaginario paese di Corsignano e te lo racconta pietra per pietra, persona per persona. Pura letteratura.>> Diego De Silva <<Con il "cinghialese" Meacci fa un capolavoro. Costruisce una lingua secondo il modello delle Cosmicomiche di Calvino.>> Luca Serianni
<<La scrittura di Giordano Meacci non somiglia a quella di nessun altro. Questo libro è potente: Meacci ti porta nell'immaginario paese di Corsignano e te lo racconta pietra per pietra, persona per persona. Pura letteratura.>> Diego De Silva


 La femmina nuda (La nave di Teseo) di Elena Stancanelli con voti 102  da www.wired.it













Anna è una donna intelligente, bella, con un lavoro interessante, ma di colpo tutto questo non serve più. Dopo cinque anni la sua storia d'amore con Davide affonda in una palude di tradimenti, bugie, ricatti. E la sua vita va in pezzi. Si trasforma in un'isterica, non dorme, non mangia, fuma e si ubriaca. Compulsivamente inizia a frugare nel telefonino di lui nelle chat, sui social.
tratto da  http://www.qlibri.it


La proclamazione del vincitore avverranno venerdì 8 luglio all’Auditorium Parco della Musica di Roma e sarà trasmessa in diretta televisiva da Rai Tre. La serata sarà presentata nella conferenza stampa di martedì 28 giugno alle ore 12 alla Libreria Notebook dell’Auditorium Parco della Musica di Roma. 

sabato 11 giugno 2016

Viaggi nel tempo

Una raccolta di undici racconti scritti da illustri della letteratura come Philiph Dick, Ray Bradbury e E. A. Poe  e da grandi "meno noti" come Arthur C. Clarke, William Tenn e Stanley Reynold. Il libro  Viaggi nel tempo, a cura di Fabrizio Farina,è arrivato qualche giorno fa in libreria e mi ha incuriosito perchè è da un po' che la "fantascienza classica" latita.

Ho cominciato a leggere la prefazione: "I viaggi più indimenticabili raggiungono isole popolate da cretur minuscole o gigantesche, mondi celati dietro agli specchi, satelliti ingombri di senno perduto.[...] c'è un solo visafgio che noi umani in carne e ossa non siamo ancora riusciti a fare; quello nella quarta dimensione, un viaggio verso un altrove che non è solo solo luogo, ma anche, e soprattutto, un tempo. Un tempo diverso, lontano dal presente pochi secondi o migliaia di anni."


Ed ho pensato che in effetti l'uomo è stato sempre affascinato da questo: viaggiare attraverso il tempo passato o futuro che esso sia... Ma Farina ci ricorda che: "Nella realtà, a livello teorico, i modi per realizzare il viaggio nel tempo sembrano essere stati indivivuati, ma gli ostacoli alla sua realizzazione sono per ora insuperabili."

E quindi ora comincerò a leggere questo libro...
E poi vi consiglio (la potenza del libro di portarti ad altri libri) "Sette brevi lezioni di fisica" di Carlo Rovelli per chi la scienza mopderna non la conosce o la conosce poco.

venerdì 3 giugno 2016

Esperienza personale: in carcere con i libri!

(presa dal web)


Ho scritto questo articolo per un giornale locale: www.araldoabruzzese.net e lo condivido con voi!

Quando la lettura ti fa evadere.

 “C'è altro ancora da leggere?”
"Mi sono commosso"
“Grazie!”
“Mi piacerebbe quel libro lì”
Tutti i detenuti, al termine dell’incontro sull’importanza della lettura, si avvicinano, ci circondano e ci chiedono, ci ringraziano e ci rendono partecipi delle loro emozioni. 

Teramo, ore 9:15,  casa circondariale, carcere di Castrogno. Ingresso. Ci invitano a lasciare i documenti, eventuali penne usb e cellulari, possiamo far entrare solo il computer e i libri, e dopo aver effettuato il controllo proseguiamo. Ci accompagnano dalla psicologa, Elisabetta Santolamazza, Capo Area Trattamentale che ci accoglie con un bel sorriso e ci spiega dove le guardie ci condurranno: sala-teatro. Veniamo "consegnati" ad Antonio, gentile e disponibile che ci guida e ci assiste lungo il tragitto, è stato sempre al nostro fianco; cancelli che si aprono e si chiudono alle nostre spalle, enormi chiavi che rumorosamente ci introducono nel complesso di cemento armato. Fa caldo. Alzo lo sguardo, il sole mi acceca e su in cima le finestre sono protette da sbarre di ferro. Antonio continua a parlarci ed io osservo: grucce, panni e altri “effetti personali” che non riesco a distinguere. Penso: “Il loro mondo, la loro casa, le loro cose…”
Entriamo nella sala, in fondo c’è una sorta di palcoscenico incorniciato da pesanti tende blu. Un senso di claustrofobia mi assale: non ci sono finestre,  le porte sono sigillate e Antonio ci chiede di cosa abbiamo bisogno: videoproiettore e casse. Intanto altre guardie ci hanno raggiunto, annunciate dal tintinnio delle chiavi… Il commissario Igor De Amicis, il nostro ponte con il carcere, viene a salutarci e noi ci sentiamo un po’ più sereni.
Arrivano i detenuti che si siedono e, educatamente,  ci salutano: tutti  (o quasi) hanno le braccia incrociate sotto il petto. Si comincia. Loro interagiscono, stanno al nostro gioco-lettura, intervengono e tra un racconto di Kafka, di Cechov, uno stralcio di Sünskid e una poesia di Neruda capisco che sono davvero interessati e attenti. Uno di loro, un ragazzo sulla trentina con la barba ci dice: “Eh sì, il libro ci permette di andare fuori con la testa, di evadere.” Un altro, un “armadio” tutto muscoli dice di voler leggere la biografia di Tyson per sbirciare nella sua vita. Uno sulla cinquantina capelli brizzolati lisci lunghi, pizzo curato, un tatuaggio sbiadito sul braccio (forse un’ancora, o un albero) sguardo cupo, determinato riesce ad intuire più degli altri il nostro percorso tracciato dai libri che prevede una sorta di reciprocità, di condivisione e ci regalano frammenti di loro stessi, pezzi di vita e noi ci sentiamo sempre più felici.
Un’esperienza unica, bella, intensa. Grazie ragazzi!
Ecco cosa fa il libro, questa è la potenza della lettura e come dice Salvatore Striano ex detenuto, ex latitante salvato a Rebibbia da “La tempesta” di Shakespeare, nel suo libro “La tempesta di Sasà” rivolgendosi ai detenuti scrive: “Dai libri puoi attingere qualunque cosa, qualunque luce, qualunque missione. Facilmente. Per strada fai fatica a trovare il buono, sta nascosto sotto i mucchi di cose stupide, inutili, pericolose. Nei libri il buono sta sopra, sta subito, viene fuori vivo dalle parole, dalle pagine. Perché l’uomo a differenza di quando vive, quando scrive si ferma. E riflette. Quando vive non lo fa quasi mai, ed è lì che crea i danni. Nei libri possiamo trovare la ricchezza che ci permetterà non di saldare il nostro debito, ma di diminuirlo e di saperlo gestire. Per questo dico: […] fate delle piccole prove di letture.”